Dal 30 agosto al 2 settembre TIR Danza sarà a Cagliari, per sostenere la partecipazione di Nicola Galli e Giuseppe Vincent Giampino alla settima edizione della piattaforma internazionale della danza italiana.
Giuseppe Vincent Giampino è stato selezionato con il nuovo progetto UMLAUT, un solo dalla dirompente sensualità che segue e si connette a ff_fortissimo, il duo con Riccardo Guratti che ha debuttato a Short Theatre il 9 settembre 2021. Se ff_fortissimo spostava il corpo dalla centralità di prospettiva e di visione, Umlaut riconsidera questa premessa accettando la contraddizione di cui il corpo, in quanto mezzo di rappresentazione, messa in visione e relazione si fa carico, affondando però nella necessità di continuare a riscrivere il suo rapporto con il vivente e il percepito, sempre all’interno di un mezzo coreografico che ha l’obiettivo di fare spazio più che occuparlo. Umlaut disserra i nodi che tengono insieme le assi di un corpo e della sua idea, per esporre la tempesta che lo agita. Per fare ciò, il processo usa la voce e il suono come binari privilegiato per una emersione di dinamiche di relazione in cui il corpo si fa membrana di passaggio tra un dentro (voce) e un fuori (campo mobile). Questo corpo-membrana è un timpano con la capacità di vibrare non solo in risposta a un esterno ma anche portando vibrazioni dall’interno all’esterno, diventando una ulteriore superficie di simultaneità. La ricerca si avvarrà della collaborazione con la vocal coach Juliana Azevedo e vedrà Giampino rinnovare la sua collaborazione con Lady Maru.
Nicola Galli presenterà a Cagliari uno studio per DESERTO TATTILE, che costituisce il secondo episodio della ricerca che il coreografo dedica al deserto e alla più ampia nozione di paesaggio.
A partire dal percorso di ricerca che ha dato vita nel 2018 al primo episodio intitolato “Deserto digitale” (progetto vincitore del Premio Equilibrio 2018), la visione immaginifica del deserto prende nuovamente forma nel rinnovato desiderio di indagare i tratti della società contemporanea e il riflesso dell’attività umana sul mondo: una crescente solitudine sociale, la velocità antropica e l’evaporazione dei concetti di distanza e di limite.
La poetica del coreografo – votata all’assenza di gerarchie tra i linguaggi e gli elementi che compongono la scena – unisce e condensa in una relazione organica e interdipendente il gesto, la luce e il suono per generare un archivio figurativo che racconta il deserto inteso come spazio fisico disabitato, paesaggio del corpo e condizione esistenziale interiore. In scena prende forma un abisso di luoghi del mondo e dell’animo umano attraversati da figure viaggiatrici opache e mute, che invitano il nostro sguardo a contemplare immagini tattili e muscolari, a toccarne i margini sfuocati e a smarrirsi in prospettive multiple che affiorano e si dissolvono in un magma sonoro capace di sospendere la cadenza del quotidiano fino a sfilacciare la percezione dello spazio-tempo. Per questa ricerca Nicola Galli rinnova la sua collaborazione con Margherita Dotta e con Massimo Monticelli. DESERTO TATTILE è una produzione TIR Danza e Nebula, in co-produzione con Oriente Occidente; sono già state definite le prime residenze artistiche: in Belgio a TROIS C-L e in Francia al Ballet de l’Opéra national du Rhin. Nicola Galli è tra gli artisti sostenuti dal network internazionale Grand Luxe, grazie al quale potrà approfondire e sviluppare la sua ricerca in Europa.