Ruggine
coreografia, scene, interpretazione Manfredi Perego
musiche Paolo Codognola
produzione MP.ideograms, TIR Danza
coproduzione MilanOltre Festival
in collaborazione con Fondazione Teatro2 Parma
Come si manifesta il prodotto delle mie contraddizioni?
Ruggine è una riflessione su ciò che si crea nell’antagonismo tra buio e luce.
Ruggine è un pensiero drammaturgico che si colloca tra l’oscuro, l’inquietudine, la violenza, ed allo stesso tempo verso una osservazione senza giudizio di queste reazioni. Una dedica alla zona che di solito occulto in modo coatto, e la volontà di non cedervi.
La coreografia non genera una risposta, ma la possibilità di immergersi in questi stati d’animo e poterli sviscerare senza pregiudizi, di confrontarsi apertamente con se stessi senza determinare la vittoria di nessuna rappresentazione ideale.
Un corpo quindi alla ricerca della polvere, di ciò che solitamente si soffia via.
Il prodotto di questa contrapposizione lo immagino come un residuo polveroso, latente che mi ricopre il corpo ed il pensiero, un velo personale che non scompare, così sottile che spesso non si nota.
Riflettere sulle proprie contraddizioni e sul confine tra ciò che si definisce positivo e negativo, e sul prodotto di queste parti in attrito è un atto per me solitario ed intimo; per questo sento la necessità di affrontare questa tematica con un solo.
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