COS’È genomascenico®
genomascenico è un originale metodo educativo-coreografico ideato nel 2018 dal coreografo Nicola Galli con la collaborazione di Giulia Melandri.
Il metodo favorisce la scoperta del proprio potenziale espressivo e creativo e l’approfondimento delle caratteristiche peculiari della composizione coreografica istantanea attraverso l’utilizzo di un dispositivo di gioco.
LO SPIRITO DEL GIOCO
genomascenico si ispira alla ricerca genomica, disciplina che ha l’obiettivo di mappare il patrimonio genetico che guida lo sviluppo e il funzionamento degli organismi viventi.
Così come ogni essere umano possiede un codice genetico unico e inimitabile, allo stesso modo danzatori e danzatrici, ma anche curiosi e appassionati di danza, sono invitati – attraverso il gioco – a scoprire l’originale unicità della performance e gli “ingredienti” che compongono uno spettacolo di danza.
Il dispositivo è costituito da 33 tessere che rappresentano una varietà di elementi che compongono uno spettacolo di danza: il numero degli interpreti, le qualità di movimento, l’uso dello spazio, la relazione con il suono, il tempo e la luce.
I giocatori potranno selezionare liberamente le tessere, generando così stringhe genomiche che contengono le informazioni delle performance di danza che verranno agite.
COME FUNZIONA
Il dispositivo si propone come un gioco di ruolo nel quale i partecipanti ricopriranno, in maniera alternata, i ruoli di interpreti e di autori / autrici.
Gli autori / le autrici potranno ideare le performance selezionando le tessere corrispondenti ai vari elementi e fornendo le informazioni agli interpreti, i / le quali danzeranno le tantissime combinazioni possibili.
A CHI SI RIVOLGE
Il metodo genomascenico è dedicato a giovani danzatori e danzatrici (a partire dai 10 anni) che desiderano approfondire il proprio alfabeto motorio, allenare il metodo improvvisativo di composizione istantanea, e a docenti interessati a introdurre nella loro metodologia nuovi approcci educativi al movimento.
Il laboratorio di formazione, condotto da Nicola Galli e Giulia Melandri, guida i partecipanti in una preparazione fisica che integra differenti pratiche coreutiche e somatiche, per poi addentrarsi nella conoscenza teorica e pratica del dispositivo coreografico, volta alla scoperta di un nuovo alfabeto gestuale.
Attraverso l’uso del dispositivo si esercitano, in modo ludico, la prontezza e la precisione, la gestione consapevole delle informazioni coreografiche e si affinano le differenti qualità del movimento, l’utilizzo dello spazio e l’ascolto corale.