Jupiter and beyond
anno produzione: 2015
con il sostegno di TIR Danza
concept e regia Nicola Galli
azione e creazione Alice Bariselli, Alessandra Fabbri, Nicola Galli
elementi scenici Andrea Mosca
costumi Elena Massari, Maria Ziosi
musica Goldie, Aram Khachaturian, György Ligeti, Richard Strauss
spazio prove Teatro Julio Cortazar, Spazio Casaglia, The House / Teatro Astoria – TIR Danza
hanno preso parte alle fasi di creazione Andrea Baldassarri, Cristine Sonia Baraga, Elisa Mucchi, Giancarlo Sessa
durata 45 minuti
JUPITER AND BEYOND è il primo episodio della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al sistema planetario, in particolare al pianeta Giove.
La creazione, ispirata all’opera cinematografica di Stanley Kubrick “2001: A Space Odyssey”, conduce una riflessione sul legame antico e indissolubile che unisce l’uomo al tempo e allo spazio, offrendo un paesaggio magnetico e desolato tra silenzio, flussi micropolifonici e armonie classiche.
I corpi inscrivono lo spazio tracciando un reticolo di traiettorie che mutano dal quadrato al cerchio, geometrie poste in relazione alla proporzione umana secondo i fondamenti del pensiero vitruviano.
Dal buio albeggia una figura umana, incorniciata nello spazio quadrato in cui si muove. Si slancia e cresce nella stabilità di questa geometria, costruita al suolo in misura e proporzione a un principio di ordine terrestre.
Il movimento angolare e prospettico procede verso una complessità che si sintetizza in una sottile linea verticale proiettata verso l’alto, introducendo tre corpi che disegnano forme curvilinee e sinuose, fluttuando verso una meta celeste: il cerchio.
Il dualismo e l’ideale concordanza esistente nell’intersezione di queste due polarità, ritmiche e grafiche, avvolgono una scena scura, squadrata e predatrice, dispiegata nella morbida curvatura e nella rotazione.
JUPITER AND BEYOND si addentra in una metamorfosi delle forme creando in chi vi assiste una percezione distante e lontana, una fascinazione che tende a confrontarsi, secondo canoni coreografici, con l’altrettanto insondabile destino umano.