Labile Pangea
coreografia Manfredi Perego
interpreti Lucas Delfino, Maxime Freixas, Chiara Montalbani
musica Paolo Codognola
luci Giovanni Garbo
costumi Emanuele Serrecchia
produzione TIR Danza , MP.ideograms
con il sostegno del Fondo Regionale per la Danza Emilia-Romagna, Anticorpi – Rete di Festival Rassegne e Residenze Creative dell’Emilia Romagna, Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della danza Scenario Pubblico/CZD, Fondazione Teatro Due di Parma
durata 50 minuti
Progetto vincitore del Premio GD’A Giovane Danza d’Autore dell’Emilia Romagna 2017
“labile tentativo
corpo pangea
l’io sconfitto”
Potenza e fragilità: Labile Pangea racchiude il suo più intimo significato nel bisogno di vivere questo contrasto. Potente come tutte le terre emerse assieme, come l’uomo nel momento in cui è attraversato dalla sensazione di invincibilità che lo accompagna per alcuni istanti, fragile come l’illusione di poter tenere tutto saldamente unito, sconfitto dal tempo che scorre senza accorgersi di noi. Il rapporto fuori controllo tra questi due stati d’animo stride nell’inconscio. La follia e la quiete si alternano nel corpo che diventa la geografia del contrasto. Labile Pangea è una riflessione sulla precarietà e su quel senso di instabilità perpetua dentro il quale scivola la nostra esistenza.
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