Ultra
concept, direction and choreography: Nicola Galli
dance and creation: Nicola Galli, Massimo Monticelli
set design and lights: Margherita Dotta, Nicola Galli
dramaturg: Giulia Melandri
smell on stage: Aquaflor Firenze
production: TIR Danza
co-production: Marche Teatro / Inteatro Festival, Festival Aperto / Fondazione I Teatri – Reggio Emilia
with the support of: CCN Ballet de Lorraine, ATER Fondazione, Network Grand Luxe
artistic residences: CCN Ballet de Lorraine accueil studio 22/23, ICK Amsterdam, residenze Inteatro, Grand Studio Bruxelles, ICK Amsterdam, Centro Culturale S. Chiara
in collaboration with: Rete Almagià
length: 50 minutes
première 16 June 2023 | Teatro della Luna – Polverigi (AN) | Inteatro Festival
Di fronte a noi, il sottosuolo. Una cavità buia e terrosa che ospita un ecosistema invisibile e operoso, composto da organismi impegnati nel complesso processo di costante connessione, scambio e trasformazione della materia.
A partire dalle abilità sensoriali, percettive, cognitive e comunicative che costituiscono l’elemento di congiunzione tra i regni biologici, la creazione ULTRA offre una veduta su un mondo nascosto portando alla luce un processo trasformativo incarnato da due corpi elettrici, abitanti in transito e custodi di un archivio di saperi.
L’atavica separazione tra umano e non-umano trova corpo nella visione scenica di una voragine contemporanea quale disincanto, crepuscolo e caduta dell’egemonia umana sul mondo, nel tentativo di ridefinire i confini tra i regni e ricucire le asimmetrie del presente.
Nella stretta relazione tra corpo, suono, vocalità, luce e odori si sostanzia una trama drammaturgica tesa a interrogare l’umano e a proporre un inedito ordine di percezione. Includere nel nostro agire saperi, visioni, tempi e linguaggi “altri” ci permette di accogliere relazioni inattese e di aprirci a un nuovo possibile sistema di comunicazione che aspira a ridefinire il concetto stesso di intelligenza.
ULTRA ci spinge a immaginarci ultra-umani, uniti in uno slancio di contaminazione collettiva, per riconoscere il potere rigenerativo delle relazioni tra le cose e percepire un’equilibrata e profonda organizzazione simbiotica del mondo.