Umlaut
Concept, performance: Vincent Giampino
Danza: Greta Francolini
Dimensione sonora: Draco Pampera
Outfit design: Rebecca Ihle
Cura e promozione: Marco Burchini
Produzione: TIR Danza
Coproduzione: Lavanderia a Vapore
Residenza artistica: spazio K.Kinkaleri – Centro di Residenza Regionale
selezionato per NID PLATFORM 2023 – Open Studios
Umlaut disserra i nodi che tengono insieme le assi di un corpo e della sua idea per esporre la tempesta che lo agita.
Considerando quindi ogni corpo, oggetto o spazio fisico contenitore di una data temporalità specifica, una stratificazione geologica del vivente “in relazione a…” (danza), Giampino fa emergere, attraverso luoghi performativi, gli attributi e attribuzioni che scaturiscono dalla interrelazione degli elementi considerati: un campo mobile di coesistenza.
Per fare ciò il processo usa la voce e il suono come binari privilegiati per una emersione di dinamiche di relazione in cui il corpo si fa membrana di passaggio tra un dentro (voce) e un fuori (campo mobile).
Questo corpo-membrana è un timpano con la capacità di vibrare non solo in risposta ad un esterno ma anche portando vibrazioni dall’interno all’esterno, diventando una ulteriore superficie di simultaneità.
Al fine di ampliare ulteriormente il campo delle possibilità di interazione e conoscenze, secondo le direzioni e desideri sopracitati, il corpo e le sue possibilità saranno studiate anche attraverso la disciplina fisica circense: questa pratica corporea può essere utile ad informare e reinformare modalità di percezione e possibilità del corpo nello spazio oltre a nutrire diversamente delle possibilità coreografiche.
Ulteriori immaginari che accompagnano e guidano alcune possibilità del processo sono la presenza di un linoleum con applicazioni di borchie e rondelle per poterlo sollevare e in generale possibilità tecniche e scenografiche che mi permettano di trattare il pavimento come un piano di rappresentazione (la superficie di uno schermo) con qualità mobili, in grado di sollevarsi gonfiarsi e mutare la propria struttura e conformazione.
Inoltre si useranno le fruste come possibile strumento musicale, capace di far vibrare l’aria e produrre suono, esplorare le possibilità di risonanza e creazione di vibrazioni ulteriori attraverso l’utilizzo di diapason in relazione alla voce oltre a un interesse a esplorare alcune pratiche del fachirismo.